Quando una coppia da' la vita a un figlio? Riflessione della Psicoterapeuta Giorgia Costa Devoti

quando una coppia da la vita a un figlio?

Carissime lettrici del blog di fertilità naturale oggi sono felice di presentarvi la Psicologa e Psicoterapeuta della famiglia Giorgia Costa Devoti, mia carissima amica e collega di lavoro.

Nell’articolo, la dottoressa Costa Devoti affronterà argomenti molto delicati e a mio avviso ancora poco trattati per un sostegno di tipo psicoterapeutico nella ricerca di una gravidanza.

Lascio subito a lei la parola…

Quando una coppia da’la vita a un figlio?

Quando una coppia da’ la vita a un figlio, i pensieri della mamma e del papà si concentrano sul bambino che iniziano a occupare gran parte delle loro giornate. Ciò non accade solo nel momento in cui il bambino viene al mondo, ma il pensiero di una vita con il proprio figlio inizia ad animare i sogni, le speranze e le aspettative di una coppia già dai primi pensieri che ognuno dei due dedica all’idea di diventare genitore.

Un uomo e una donna quindi cominciano a esistere come una mamma e un papà prima ancora che inizi la ricerca del concepimento, e questa condizione interiore li accompagnerà per il resto della loro vita.

Il pensiero che viene così dedicato al bambino aiuterà i due genitori ad occuparsi di lui in modo più affettuoso e premuroso quando verrà al mondo, seguendo le necessità che il figlio richiede e i cambiamenti che accompagnano la sua crescita.

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Cosa accade invece quando una coppia fatica ad aver un figlio?

Quando una mamma e un papà sono invece confrontati con la difficoltà di concepimento, il pensiero dedicato al loro bambino è invaso soprattutto dall’angoscia dell’attesa e dalla paura che il piccolino, tanto desiderato e immaginato prima ancora nella loro mente, non riesca mai ad arrivare tra le loro braccia.

L’esperienza che una coppia attraversa sia nel caso della difficoltà di concepimento che della perdita di un figlio nel corso della gravidanza, è un evento traumatico molto significativo e il sentimento di dolore profondo vissuto è difficilmente affrontabile per la maggior parte delle persone.

Una madre e un padre che attraversano questa situazione, sperimentano un vissuto di perdita che sarà faticosamente recuperabile e che comunque lascerà dentro di loro una ferita che non sarà colmabile neppure dal coronamento dell’arrivo di un altro bambino successivamente. Una coppia infatti deve riuscire a superare grandi ostacoli emotivi per trovare il coraggio e la fiducia di provare a ricercare una nuova gravidanza, e anche nel caso in cui arrivi finalmente un figlio, quest’ultimo riporterà sempre alla memoria il bimbo che non è riuscito ad arrivare.

Quanto è difficile pensare ad un altro bambino?

Riuscire a superare la frustrazione per il mancato arrivo, e trovare il coraggio di potersi dare una nuova occasione per provare ad avere un altro bambino aiuterà i genitori a mettere un po’ da parte il dolore provato in precedenza per la perdita di un figlio, ma l’ombra della paura di una nuova esperienza negativa spesso li accompagnerà lungo tutto il cammino del nuovo tentativo di concepimento.

L’angoscia infatti molto spesso persiste anche nel caso di una buona gravidanza, togliendole parte di quella gioia che accompagna tutte le fasi della preparazione per l’arrivo di un bambino, sia quella più personale come genitori in attesa che quella più oggettiva dell’ambiente che condivideranno con lui.

Molto frequentemente accade inoltre che dopo la nascita il ricordo della difficoltà, della frustrazione, della fatica e del dolore che hanno dovuto affrontare i genitori, condizionino in modi differenti il loro futuro avendo degli effetti inevitabili anche sulla cura e sulla crescita del bambino.

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Cosa accade invece quando una coppia sperimenta solo il mancato arrivo di un figlio?

Sicuramente più complicate e difficili sono invece le situazioni nelle quali una mamma e un papà affrontano solo la perdita, un lutto che può riguardare sia la situazione nella quale un bambino non arriva alla nascita, sia quando rimane solo un pensiero nella mente di una coppia che rinuncia al tentativo di concepimento magari medicalmente assistito.

In questi casi la coppia rimane aggrovigliata nell’esperienza del dolore non riuscendo ad avere neppure quella parte di compensazione che giunge dall’arrivo di un altro bambino, e il profondo dispiacere che ne deriva è l’esperienza di lutto più difficile che una persona possa dover affrontare.

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Che valore ha allora in questi casi una consultazione psicologica?

Riuscire ad affrontare la frustrazione, il dolore, il senso di perdita e il lutto che derivano da tutte le esperienze appena citate, sono percorsi spesso molto complessi per la persona e diventano una necessità individuale e di coppia per riuscire a ripristinare una condizione più serena e riprendere la progettualità.

Un lavoro psicologico di elaborazione infatti consente di rivedere l’esperienza vissuta e di dare lo spazio necessario al dolore per essere espresso, ascoltato e compreso.

Esprimere il proprio dolore e permettere che venga ascoltato, danno alla persona una ricollocazione che la aiuta a ripartire con uno stato emotivo differente e che la facilita a livello della condivisione e dell’apertura affettiva.

Il lavoro svolto in questi anni con le mamme e con le coppie che stanno attendendo un figlio o che hanno dovuto affrontare invece queste esperienze di difficoltà e di lutto, mi ha portato a dare molta attenzione all’aspetto psicoaffettivo e psicoemotivo che sono collegati al pensiero e alla condivisione di coppia che un uomo e una donna dedicano al proprio bambino, in quanto saranno determinanti nel percorso di concepimento e gravidanza di un figlio, ma soprattutto nel caso di superamento di un dolore.

Nel momento in cui si decide di affrontare un problema,
ci si rende conto di essere più preparati di quanto si pensi

P. Coelho

Riferimenti:

Dott.ssa Giorgia Costa Devoti: laureata in Psicologia Clinica all’Università di Padova (2003), specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica all’IREP Istituto di Ricerche in Psicoterapia Psicoanalitica (2008), approfondimento del lavoro psicoanalitico nella psicoterapia individuale e dello sviluppo (2008- 2015), approfondimento del lavoro psicoanalitico teorico e pratico nella consultazione psicologica e nella psicoterapia con le famiglie (2015-2017), attività clinica teorica e pratica nella psicologia individuale e di coppia legata al concepimento, all’attesa e alla cura del bambino (2017-2020).

Per contattarla: g.costadevoti@yahoo.it

Gessica Boscarato
Naturopata, floriterapeuta e consulente di fertilità naturale