Se ti dico infertilità, tu a cosa pensi?

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Se ti dico “infertilità”, tu a cosa pensi?

Personalmente, quando sento la parola infertilità, mi viene da pensare ad una coppia che ha deciso finalmente di dar vita ad un nuovo piccolo essere vivente e che, dopo svariati tentativi, non ci riesce proprio.

Non so se a te, caro lettore e cara lettrice, la parola infertilità causa lo stesso effetto.

Non è importante che una singola parola provochi nell’essere umano una reazione univoca. Ma è importante, invece, come ti è stato insegnato a rapportarti a questa parola.

Come affronti tu l’infertilità maschile e femminile?

Io per esempio, ipotizziamo, se non avessi patologie conclamate dalla medicina tradizionale, mi rivolgerei ad una Consulente della Fertilità, in modo tale da agevolare al meglio il concepimento e renderlo il più naturale possibile.

Poi ognuno farà come meglio crede. C’è chi si rivolge al ginecologo, chi al naturopata, chi all’ostetrica e anche chi non vuole rivolgersi a nessuno.

Ora proviamo ad escludere tutte le persone attorno a noi, che potrebbero esserci d’aiuto, e cerchiamo di risolvere il problema da un altro punto di vista.

“Ma come?!", ti verrà adesso da pensare: “Sono due anni che provo a rimanere incinta in modo naturale; il mio compagno ed io ne abbiamo provate di cotte e di crude per avere un figlio, e ancora non ci siamo riusciti”.

Forse, e ribadisco forse, se sei capitata sull’articolo di questo sito, probabilmente è perché è da molto ormai che sogni di rimanere incinta in modo naturale, e ancora non ci sei riuscita.

Ma probabilmente non ti sei mai chiesta, in realtà, come affronti il problema dell’infertilità. Il nostro cervello, infatti, a primo acchito, potrà sembrare come una macchina automatica programmata per pensare quel che vuole ma, se lo si analizza meglio, si potrà notare come questo sia dominato dal pensiero razionale.

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Questo pensiero razionale (ma c’è anche chi lo chiama “automatico”) ti ha portato fin qui, sull’articolo che stai leggendo. E questo pensiero razionale, in parole povere, non è altro che il frutto e la conseguenza dei numerosi stimoli che quotidianamente riceviamo, in quanto esseri umani.

Ma il pensiero razionale può anche andare oltre, fino ad evolversi in pensiero che delibera. Il pensiero che delibera è quello che vede sé stesso mentre pensa.

Lo so, sembra un paradosso. Ma ti assicuro che è proprio così'.

Infine, un’altra modalità di interazione del pensiero con le proprie azioni è dato ed è la risultante della consapevolezza. Questo è l’unico atto di interazione mente-corpo che non richiede l’utilizzo di alcuna sorta di pensiero.

E ora mi chiederai: sì, ma cosa c’entra tutto questo con il rimanere incinta in modo naturale? Che relazione esiste tra la nostra mente e l’infertilità?

Proverò a spiegartelo il più semplicemente e chiaramente possibile. Dove le tecniche convenzionali di risoluzione dei problemi di infertilità, si sono rivelati poco validi, ecco che in loro soccorso è intervenuta la mindfulness, cioè quella che prima abbiamo chiamato “consapevolezza”.

La mindfulness non è altro che una disciplina meditativa e terapeutica che, portando l’attenzione di chi la pratica sul tempo presente, porta e reca numerosi benefici psicologici e sanitari.

La consapevolezza, praticata come sorta di meditazione, è quindi un toccasana per tutte le donne che cercano, e hanno cercato invano, di concepire naturalmente.

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Hai mai praticato la meditazione?

articolo a cura di:

Gessica Boscarato, Naturopata, Floriterapeuta e Consulente di Fertilità Naturale